Ricordate le lenzuolate di Bersani? Correva l’anno 2006 quando il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani il 4 luglio fece approvare il decreto legge 223, poi convertito il 4 agosto nella legge 248. Era il c.d. “pacchetto Bersani” sulle liberalizzazioni. Le principali misure del provvedimento riguardavano banche, notai, pubblici, esercizi, professionisti, farmaci, taxi e assicurazioni. L’art. 8 della legge abolisce la vendita in esclusiva delle polizze assicurative.
Mutazione epocale. Schiaffo alle Compagnie Assicurative tradizionali, che mai e poi mai avrebbero concepito che il proprio Agente potesse collocare polizze dei concorrenti. Da quel momento il mondo della distribuzione assicurativa è radicalmente cambiato. E’ vero. Nonostante tutto, ci sono ancora alcune Compagnie Assicurative che oppongono resistenza a quel provvedimento.
Per fortuna poche. Perché si è trattato di un cambiamento epocale?
Prima della legge Bersani l’agente di assicurazioni poteva collocare esclusivamente i prodotti (le polizze) della Compagnia della quale ripeteva il mandato (che rappresentava sul territorio assegnatogli). Se poi la polizza non rispondeva alle esigenze del cliente, conteneva importanti limitazioni, il suo prezzo (premio) era fuori mercato poco importava. Quella e solo quella polizza poteva vendere: alla faccia della consulenza! Poi tutto è cambiato. L’agente professionista, direttamente con altre imprese assicurative o per il tramite di altri colleghi, una volta analizzato il rischio da coprire, le necessità e le aspettative del cliente, individua sul mercato la polizza più idonea e la propone. In altri termini, fa consulenza. Indubbiamente si tratta di una novazione complessa, che richiede maggiori energie, maggiore competenza, maggiore formazione. Ma le nuove opportunità offerte dalla legge si allineano ai mercati più evoluti.
E’ tuttavia indubbio che ancor oggi non sono molti gli agenti plurimandatari, vuoi per gli ostacoli apposti da alcune imprese di assicurazione vuoi per le obiettive difficoltà ed i maggiori costi da sostenere. Ma questo è il futuro.
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